In risposta alle notizie circa l'intenzione di alcuni Stati membri dell'UE (come l'Austria, la Germania, i Paesi Bassi e la Romania) di ritardare l'attuazione della legge sulla deforestazione (EUDR) e la volontà di alcuni Ministri dell'Agricoltura di indebolirla, circa 170 ONG ambientaliste hanno scritto alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, mentre altre 40 a circa 15 Stati membri, per sollecitarne l'immediata adozione.
La legge è stata approvata dopo negoziati prolungati e complessi, coinvolgendo un'ampia gamma di attori interessati, al fine di ostacolare l’immissione nel mercato UE di prodotti derivati da deforestazione.
Le organizzazioni non governative enfatizzano l'importanza di una rapida e efficace attuazione per preservare la credibilità dell'UE e fermare il deterioramento forestale. Di contro, più di 20 organismi rappresentativi del settore forestale europeo hanno scritto al Ministro dell'Ambiente belga Zakia Khattabi, esprimendo varie preoccupazioni.
Nella missiva si sollevano dubbi su alcuni aspetti, come i sistemi obbligatori e sulla loro attuazione, soprattutto a causa di lacune informative e della mancanza di soluzioni tecniche adeguate. Viene anche evidenziata l'incertezza riguardante la classificazione di tutti i Paesi come “a rischio standard” fino al completamento del sistema di benchmarking, aumentando l'onere per gli operatori e sollevando interrogativi sull'accesso e sulla protezione dei dati raccolti.
La lettera è corredata da una serie di domande che analizzano dettagliatamente la legislazione, ed anche dalla richiesta di coinvolgimento attivo nelle decisioni sulla progettazione del sistema.
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